La poltrona di Fantozzi è stata creata nel 1968 dall’italiano Piero Gatti, deceduto nel 2017.
Questo oggetto di arredamento ha dato di che parlare nell’ambito del design, infatti questo accessorio moderno rompe il concetto di poltrona tradizionale ed è stato premiato con il Compasso d’Oro nel 1970.
Quest’invenzione italiana e dal concetto innovativo è stata esposta l’anno successivo alla sua creazione al salone del mobile a Parigi e due anni dopo essere stata premiata niente poco di meno che al MoMa di New York.
La poltrona a sacco sul grande schermo
Un altro simbolo dell’Italia sono i film di Fantozzi. Cosa c’entra ti starai chiedendo. Sì, esiste proprio una scena iconica di uno di questi film.
Nella scena Fracchia, entrato nell’ufficio di Ugo Fantozzi viene pregato di accomodarsi sulla poltrona. Si trova dinnanzi una poltrona a sacco dal vivace colore rosso, unico oggetto di colore in tutto l’ufficio, insieme alla poltrona tradizionale su cui invece siede Ugo Fantozzi.
Fracchia da subito è in difficoltà, regalando una scena divertente e fantozziana, appunto.
Non solo non riesce a capire come utilizzare la poltrona all’inizio, ma la sposta e addirittura cade da essa. Una scena in grado di regalare risate, ma anche di focalizzare l’attenzione dello spettatore su questo oggetto di design del tutto italiano. Il film a cui ci stiamo riferendo è “Fracchia la belva umana”
Azienda Zanotta. Una creazione italiana nel mondo
Una poltrona, il cui prototipo è stato all’inizio respinto da una azienda nazionale, ma poi accolta dall’azienda Zanotta.
Quest’ultima dopo cinque mesi dalla approvazione del prototipo inizia con la produzione in serie dell’oggetto portandolo alla fama mondiale, grazie alla sua comodità e funzionalità.
Concludendo, la poltrona a sacco è un oggetto che porta in alto l’orgoglio di innovazione italiano, che non si ferma all’Italia, ma irrompe anche sul grande schermo come concetto funzionale e comodo nei film di Fantozzi.
Ci vogliono sempre aziende pronte ad accettare il rischio di un oggetto nuovo, e in questo caso Zanotta ha fatto proprio centro accettando la produzione di questo oggetto, che dagli anni settanta al giorno d’oggi risulta in voga e la sua popolarità cresce con il passare degli anni.